Sono molto contento della settimana appena trascorsa, sono riuscito a seguire alla lettera il programma stilato concludendo con 20 ore giuste di allenamento ben suddivise tra bici, corsa e nuoto. Fortunatamente il tempo è stato clemente e mi ha consentito di portare a termite tutti e tre i workout bike previsti grazie ai quali ho totalizzato un buon volume in Z2 (aumento resistenza di base) ma anche in Z3.
I miei allenamenti in bici vedono prevalentemente inserite al loro interno quasi sempre ripetute in Z3, zona che reputo fondamentale per la preparazione di una gara come l’IM 70.3.
Nelle ultime 48 ore, una notizia “tecnica” ha attirato l’attenzione degli appassionati di ciclismo e praticanti di tutto il mondo; il passaggio della corazzata Sky, per molti squadra all’avanguardia in termini di tecniche e metodologia di allenamento, dai misuratori di potenza SRM (usati sin dalla nascita della formazione britannica) ad un nuovo marchio di misuratori, Stages.
Per gli addetti ai lavori, lo Stages (presentatosi inizialmente sul mercato come Stage One) è in realtà uno strumento ben conosciuto e molto atteso, poiché per lungo tempo in Italia non abbiamo potuto testarlo a causa della mancata distribuzione (solo in USA e Canada coi canali ufficiali). Io stesso, per entrarne in possesso, mi sono dovuto rivolgere all’estero, e aspetto che venga distribuito ampiamente anche in Italia per consigliarne l’acquisto.
In un precedente articolo, “allenarsi in zona” (lo trovate qui) abbiamo visto come ogni zona di allenamento del ciclista (in watt per chi ha il powermeter, ma anche basandosi sul cardio) sia correlata ad adattamenti fisiologici specifici, e come questi adattamenti vadano calibrati sulle esigenze dell’atleta e della richiesta specifica di gara.
Questa volta estendiamo il tema a tutte e tre le discipline, e vediamo perchè sia molto importante lavorare con parametri efficaci ai fini dell’allenamento.
Le zone di allenamento, come abbiamo già visto, vengono stabilite con parametri differenti, al fine di allenare con precisione i sistemi energetici che concorreranno durante lo sforzo agonistico. Determinando i parametri in modo scientifico, l’atleta potrà lavorare sulle richieste specifiche della gara, e periodizzare il training per giungere al massimo della forma il giorno della gara.
Le settimane avanzano veloci ormai, siamo già agli inizi del 2014 e mancano giusto 9 mesi all’appuntamento chiave dell’anno!
La settimana attuale mandato definitivamente in archivio il periodo di festività. In un certo senso non mi dispiace: ritornare alla routine quotidiana, almeno con gli allenamenti, mi consente di organizzare al meglio tutti gli impegni quotidiani.
Le sedute si sono concentrate quasi totalmente sull’endurance e sulla tecnica, in tutte le discipline. Questo è un periodo dell’anno dove si “macinano” chilometri e si curano gli aspetti coordinativi, anche se inserisco sempre qualche lavoro veloce per non “imballare” troppo la gamba.