“Stare a casa” è il mantra di queste ultime settimane tra quarantena e smartworking. Essere rinchiusi tra le mura domestiche è un’occasione per passare quel tempo con la famiglia che nella vita quotidiana è spesso centellinato, e dedicarci ad attività piacevoli che solitamente confiniamo nel poco tempo libero che abbiamo.
Leggere, cucinare, dedicarsi alla cura della casa e del proprio corpo. Ci sono però nuove problematiche che insorgono a livello psicologico; una di queste èiù frequenti in quarantena è legata alla gestione della fame, del regime alimentare e del nostro rapporto con il cibo.
In queste ultime settimane, la sempre più vasta e dilagante diffusione del virus COVID-19 ha avuto notevoli ripercussioni sulle nostre vite, non solo a livello sanitario e socio-economico, ma anche nella nostra quotidianità di atleti.
Il mondo dello sport è stato parimenti colpito da questo virus: si è passati dalla mera cancellazione delle competizioni, alla chiusura delle palestre, allo sport in solitaria fino ad arrivare all’obbligo per gli atleti di potersi allenare solo all’interno delle proprie abitazioni.