Si è concluso domenica il Tour 2021, quello della doppietta del giovane sloveno Pogacar, capace nonostante l’età di aggiudicarsi il secondo Tour de France in 10 mesi. La superiorià dell’atleta UAE, capace di dominare gli avversari vincendo la prima crono e ribadendo le proprie qualità sul primo tappone alpino, non va a sminuire un Tour de France ricco di storie e personaggi dal profilo non comune: dalle prime, tiratissime, tappe in Bretagna, con lo spettacolo offerto da Van der Poel e soci, alla rinascita di Cavendish fino ad arrivare alle poliedriche imprese di Van Aert, capace di vincere su tutti i terreni.
Molti si sono chiesti se i distacchi abissali (l’ultimo ad accumulare così tanti minuti sul secondo era stato Nibali nel 2014) siano merito di Pogacar o demerito dei suoi rivali nella corsa a tappe, in un’edizione non particolarmente dura ma velocissima e molto combattuta sin dal primo km.
Nelle tre settimane in Francia non sono mancate le grandi salite, con l’iconico doppio Ventoux e ritorni come quello di Luz Ardiden, Tourmalet e Col de Peyresourde, che ci permettono anche di fare qualche stima di performance e confronti col passato.