Warning: The magic method Visual_Form_Builder_Form_Display::__wakeup() must have public visibility in /customers/7/3/6/scienceofcycling.it/httpd.www/wp-content/plugins/visual-form-builder/public/class-form-display.php on line 38 Consigli sulla transizione tra 2015 e 2016 - ScienceOfCycling Italia

Qualche consiglio sulla fase di transizione, visto che la stagione 2015 si avvia pian piano al termine. Per molti la lista delle gare sta per terminare, alcuni arrivano sino a metà ottobre, per altri invece settembre ha visto concludersi gli ultimi impegni con le corse della stagione 2015.

In ogni caso, si inizia a pensare e programmare il 2016.

Lo sport di endurance, a qualsiasi livello, richiede sacrifici che vanno aldilà dello stare in bicicletta o correre, e coinvolgono lo stile di vita e le abitudini di ogni giorno, a maggior ragione se si vuol essere competitivi con un lavoro a tempo pieno e/o una famiglia alle spalle.

10429387_10204910907725313_1016411781927485323_nIl periodo senza corse è ideale per staccare dalla routine degli allenamenti e delle gare -staccare dal punto di vista fisico quanto psicologico- e ricostruire la motivazione che servirà per affrontare bene il complicato periodo invernale. 

Consiglio quindi di affrontare le uscire fino a metà-fine ottobre, dopo l’ultima gara, con molta “leggerezza” e senza tabelle o schemi, mantenendo intensità e volumi intermedi rispetto al periodo agonistico; occorrerà poi staccare dai 7 ai 15gg (soggettivamente e tendo conto di vari fattori personali) SENZA la bici, per rigenerarsi a tutti i livelli.
Per molti appassionati sarà un grosso sacrificio, per altri un bisogno essenziale, in ogni caso ve lo raccomando perchè serve a ripristinare l’equilibrio psico-fisico in vista dell’inverno che verrà.

Inoltre il finale di stagione è utile per effettuare test di valutazione funzionale prima dello stop: sia per quanto concerne test outdoor col powermeter (in salita) che per indagini più accurate in laboratorio (lattato e vo2max).Schermata 2015-10-07 alle 18.19.09

Occorre evitare di prendere più di 3-4 kg di peso nel periodo di transizione, un aumento ridotto del proprio peso è importante per non dover poi ripartire da zero con diete drastiche. Arrivare a febbraio con un peso discreto vi consentirà di poter gestire l’introito di carboidrati senza troppe restrizioni, proprio quando (con la primavera) l’intake calorico degli allenamenti sarà maggiore per via dei carichi crescenti. Se avete difficoltà prendete in considerazione un bravo nutrizionista che sappia aiutarvi nelle scelte alimentari.

Per chi a novem1426562_448586521930856_825879801_nbre desidera ripartire con il cross training e le attività aerobiche alternative (molto utili per assecondare il principio di progressività del training e anche la varietà degli stimoli stessi), consiglio già da ora un approccio graduale e progressivo con il nuoto, la corsa a piedi/in salita, la palestra o lo sci di fondo, per farsi trovare pronti a novembre con le tabelle che prevederanno lavori non solo pedalati.

Chi effettua triathlon dovrebbe a mio avviso ridurre il volume di lavoro in bici per potersi concentrare maggiormente sul nuoto, lavorando bene sulla tecnica e periodizzando di conseguenza il carico di lavoro a piedi. Interessante anche per varietà e qualità la corsa su sterrato, senza però discese troppo impegnative da affrontare.

Largo in questo periodo anche a sessioni casalinghe a corpo libero (core), fisioterapia e trattamento di eventuali squilibri posturali o lievi infortuni, accumulatisi nel corso della stagione 2015 e magari trascurati.

Per chi cambia la bici o i componenti nel 2016, consiglio una visita biomeccanica che consenta di lavorare sull’assetto (da effettuarsi quando si è ancora attivi con le uscite ciclistiche, non in periodo di fermo totale); per chi prevede di acquistare un misuratore di potenza, per fare il salto di qualità nel training, consiglio infine di cominciare a guardarsi intorno, sul mercato del nuovo o dell’usato, alla ricerca della soluzione più adatta per potersi allenare al meglio.


Simone Casonato

Fondatore di ScienceOfCycling Italia alla fine degli anni 2000, si occupa di programmazione del training ed è esperto nell’analisi dati degli atleti di endurance. E’ da anni Trainingpeaks Certified Coach e ha alle spalle esperienze internazionali nel ciclismo e nel triathlon; ha lavorato nel 2013 e 2014 con la Bardiani-CSF come responsabile della preparazione, vincendo quattro tappe al Giro d’Italia in due anni, ed è risultato il più giovane allenatore pro del circuito mondiale UCI WorldTour. Ha ottenuto come consulente e analyst successi sia al Giro d'italia Pro che U23, oltre che nelle più importanti corse ciclistiche World Tour. All'attivo tra gli atleti oltre 200 vittorie in ambito amatoriale, tra cui il titolo mondiale Ironman in Canada nel 2014, numerose maglie tricolori in ambito ciclistico, sia nelle GF che nei circuiti. Attualmente si occupa di ricerca scientifica applicata agli sport di endurance, programmazione e supporto degli atleti di tutti i livelli, professionisti WT e amatori (ciclismo e triathlon) in tutta italia e all’estero (USA, Cina, Emirati Arabi e Gran Bretagna). Dal 2015 è anche consulente ricerca per Abu Dhabi Sports e svolge attività di ricerca scientifica in ambito Endurance. E’ da anni membro dello European Congress of Sport Science e relatore in congressi e convegni europei. Attualmente lavora con la squadra Pro russa Gazprom – Rusvelo, il team World Tour femminile Alè BTC Ljubiana ed il team Pro Biesse Arvedi Continental per lo sviluppo della valutazione funzionale degli atleti professionisti durante la stagione.

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