Per molti atleti questo è il periodo di stacco, di off-season, quello in cui ci si riposa mentalmente e fisicamernte dalle fatiche della precedente stagione. Per qualche atleta questa fase di stacco può sembrare inutile od intaccare i miglioramenti ottenuti nell’ultimo periodo; in realtà invece ci si deve forzare ed auto-imporre il riposo, nella prospettiva di ripartire con la massima energia e motivazione in vista del 2020. Durante la fase di riposo poi possiamo ricostruire i fondamentali per il 2020.

In primis il riposo. Da un lato sarebbe sempre consigliabile qualche giorno di riposo assoluto a fine stagione 2019, volto ad eliminare completamente le scorie (fisiche e psichiche) residue dalla procedente stagione; dall’altro lato bisogna pianificare bene anche questa fase, ciò che si fa in questo periodo di transizione avrà un impatto sull’anno a venire. C’è una sottile linea a dividere la fase di riposo dalla fase di deallenamento vero e proprio, dunque bisogna ripartire rilassati mentalmente e fisicamente, ma non deallenati od eccessivamente impigriti da settimane di eccessiva lontananza dall’attività sportiva.

Uno sguardo al passato

La ridotta mole di allenamento del periodo attuale permette di avere anche più tempo per pianificare la stagione 2020. Avere il 2019 ancora ben impresso nella memoria ci rende però propensi ad analizzare la stagione appena terminata, nella prospettiva poi di pianificare con efficacia gli eventi futuri e le varie novità da introdurre.

  • Quali sono stati i maggiori ostacoli della stagione 2019?
  • Ho raggiunto i miei obiettivi personali (non guardiamo le classifiche, sarebbe a volte fuorviante.. Parliamo degli obiettivi personali..)?
  • Gli obiettivi che mi ero prefissato erano coerenti con il mio potenziale (tempo a disposizione, capacità fisiche personali, eventi esterni..)?
  • Ho seguito il mio piano di allenamento e se si/no per quali ragioni extra-sportive (lavoro, famiglia, eventi imprevisti, budget..)?
  • Che cosa ha limitato la mia costanza di rendimento od il mio potenziale fisico? Come posso ovviare a questi limiti nel futuro?
  • Sono stato in grado di attenermi al mio programma di allenamento? Cosa bisogna modificare per migliorare costanza / tenuta fisica e mentale / gestione della settimana?

Rispondere a queste domande e parlarne con coach aiuterà senza dubbio a pianificare in modo appropriato per la tua prossima stagione. Molto spesso, quando mi capita di analizzare una gara od una stagione intera con atleti vecchi o nuovi, sono sorpreso da quanto la mia visione “cruda” dei dati (oggettivizzata, o meglio data- oriented) differisca dalle opinioni soggettive degli atleti.

Un lavoro di confronto ed analisi è molto fecondo per la crescita personale e sportiva in vista del 2020, dato che molto spesso gli atleti tendono (a seconda del proprio carattere) ad esser troppo duri (o troppo indulgenti) con loro stessi. Per cui capita che l’atleta palesemente sovrallenato – colui che si allena 20 ore a settimana e lavora 8 ore al giorno – si lamenti (o lamenti al proprio coach) di non fare abbastanza in termini di carico di lavoro; o che l’atleta con 3 w/kg di FTP si crucci di non essere entrato nei dieci di categoria alla GF obiettivo (…entrambi questi casi non sono frutto della mia fantasia :-)).

La disponibilità di GPS, cardiofrequenzimentro e misuratore di potenza (con le metriche che da esso possono derivare), così come dei dati di allenamenti e gare, è estremamente utile al coach per decretare cosa abbia o meno funzionato nella costruzione degli obiettivi stagionali. Questo permette una maggiore sincerità nell’analisi della stagione 2019, fornendo sicuramente un quadro più completo anche in merito alle aree su cui sarebbe più produttivo concentrarsi durante l’off-season.

Prenditi cura delle bici.. E di te

Se hai pensato di effettuare un upgrade alla tua bici o all’equipaggiamento, dalle scarpe alla componentistica del mezzo a due ruote, questo è il momento. Si può valutare anche la presenza di un nuovo misuratore di potenza, o di alcuni accorgimenti per migliorare la posizione in bici ed il rendimento complessivo del mezzo meccanico.

Per quanto riguarda la posizione in bici, questo periodo di transizione è ideale proprio per effettuare un check up della posizione in sella e provare alcune variazioni. Abbiamo un servizio di biomeccanica che permette di valutare la posizione in 3d, ma anche di verificare i singoli componenti, come la sella e le scarpe. Oppure verificare il proprio coefficiente aerodinamico col nuovo servizio di galleria del vento virtuale. Stesso dicasi per i componenti; se si vuole sostituire la sella o le scarpe, fare un test di questi componenti permette di potersi adattare senza alcuna preoccupazione legata ad intensità o gare imminenti.

Altro aspetto importantissimo è legato alla postura: è assolutamente consigliabile rivolgersi al fisioterapista di fiducia, od osteopata che è solito trattarci durante il periodo agonistico, al fine di effettuare una visita più approfondita e rilevare eventuali sovraccarichi o scompensi accumulati durante la stagione. Dopo una visita accurata si potranno eventualmente trattare quei piccoli acciacchi emersi durante il periodo finale della stagione, o studiare insieme una routine di esercizi di stretching e core stability da protrarre durante tutto l’inverno.

Altro passaggio importante può essere legato ad alcuni esami specifici riguardanti il proprio stato di salute, come le classiche analisi del sangue o il test delle intolleranze, anche qui nell’ottica eventuale di intraprendere alcune correzioni in accordo col proprio medico di fiducia. 

Dopo la ripresa e le prime settimane di lavoro, per chi ha questa possibilità sarebbe poi utile un primo test di verifica in laboratorio, magari un test VO2Max accompagnato da un’analisi della composizione corporea per calibrare eventuali interventi dietologici. 

La “fase di transizione” è comunque un passaggio cruciale in vista della prossima stagione. Come tale, bisogna mantenere un minimo della disciplina che caratterizza la nostra stagione tradizionale, spostando però l’attenzione dall’allenamento ad alta intensità alle capacità trasversali, ugualmente necessarie a creare le basi per una stagione 2020 di successo. Con il giusto equilibrio tra riposo, attività ed una pianificazione efficace, inizierai la tua prossima stagione fresco, concentrato e forse anche più perfomante.


Simone Casonato

Fondatore di ScienceOfCycling Italia alla fine degli anni 2000, si occupa di programmazione del training ed è esperto nell’analisi dati degli atleti di endurance. E’ da anni Trainingpeaks Certified Coach e ha alle spalle esperienze internazionali nel ciclismo e nel triathlon; ha lavorato nel 2013 e 2014 con la Bardiani-CSF come responsabile della preparazione, vincendo quattro tappe al Giro d’Italia in due anni, ed è risultato il più giovane allenatore pro del circuito mondiale UCI WorldTour. Ha ottenuto come consulente e analyst successi sia al Giro d'italia Pro che U23, oltre che nelle più importanti corse ciclistiche World Tour. All'attivo tra gli atleti oltre 200 vittorie in ambito amatoriale, tra cui il titolo mondiale Ironman in Canada nel 2014, numerose maglie tricolori in ambito ciclistico, sia nelle GF che nei circuiti. Attualmente si occupa di ricerca scientifica applicata agli sport di endurance, programmazione e supporto degli atleti di tutti i livelli, professionisti WT e amatori (ciclismo e triathlon) in tutta italia e all’estero (USA, Cina, Emirati Arabi e Gran Bretagna). Dal 2015 è anche consulente ricerca per Abu Dhabi Sports e svolge attività di ricerca scientifica in ambito Endurance. E’ da anni membro dello European Congress of Sport Science e relatore in congressi e convegni europei. Attualmente lavora con la squadra Pro russa Gazprom – Rusvelo, il team World Tour femminile Alè BTC Ljubiana ed il team Pro Biesse Arvedi Continental per lo sviluppo della valutazione funzionale degli atleti professionisti durante la stagione.

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