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Immagine del redattoreSimone Casonato

Consigli sulla transizione tra 2015 e 2016

Qualche consiglio sulla fase di transizione, visto che la stagione 2015 si avvia pian piano al termine. Per molti la lista delle gare sta per terminare, alcuni arrivano sino a metà ottobre, per altri invece settembre ha visto concludersi gli ultimi impegni con le corse della stagione 2015.

In ogni caso, si inizia a pensare e programmare il 2016.

Lo sport di endurance, a qualsiasi livello, richiede sacrifici che vanno aldilà dello stare in bicicletta o correre, e coinvolgono lo stile di vita e le abitudini di ogni giorno, a maggior ragione se si vuol essere competitivi con un lavoro a tempo pieno e/o una famiglia alle spalle.


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Consiglio quindi di affrontare le uscire fino a metà-fine ottobre, dopo l'ultima gara, con molta "leggerezza" e senza tabelle o schemi, mantenendo intensità e volumi intermedi rispetto al periodo agonistico; occorrerà poi staccare dai 7 ai 15gg (soggettivamente e tendo conto di vari fattori personali) SENZA la bici, per rigenerarsi a tutti i livelli. Per molti appassionati sarà un grosso sacrificio, per altri un bisogno essenziale, in ogni caso ve lo raccomando perchè serve a ripristinare l'equilibrio psico-fisico in vista dell'inverno che verrà.

Inoltre il finale di stagione è utile per effettuare test di valutazione funzionale prima dello stop: sia per quanto concerne test outdoor col powermeter (in salita) che per indagini più accurate in laboratorio (lattato e vo2max).

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Occorre evitare di prendere più di 3-4 kg di peso nel periodo di transizione, un aumento ridotto del proprio peso è importante per non dover poi ripartire da zero con diete drastiche. Arrivare a febbraio con un peso discreto vi consentirà di poter gestire l'introito di carboidrati senza troppe restrizioni, proprio quando (con la primavera) l'intake calorico degli allenamenti sarà maggiore per via dei carichi crescenti. Se avete difficoltà prendete in considerazione un bravo nutrizionista che sappia aiutarvi nelle scelte alimentari.

Per chi a novem

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Chi effettua triathlon dovrebbe a mio avviso ridurre il volume di lavoro in bici per potersi concentrare maggiormente sul nuoto, lavorando bene sulla tecnica e periodizzando di conseguenza il carico di lavoro a piedi. Interessante anche per varietà e qualità la corsa su sterrato, senza però discese troppo impegnative da affrontare.

Largo in questo periodo anche a sessioni casalinghe a corpo libero (core), fisioterapia e trattamento di eventuali squilibri posturali o lievi infortuni, accumulatisi nel corso della stagione 2015 e magari trascurati.

Per chi cambia la bici o i componenti nel 2016, consiglio una visita biomeccanica che consenta di lavorare sull'assetto (da effettuarsi quando si è ancora attivi con le uscite ciclistiche, non in periodo di fermo totale); per chi prevede di acquistare un misuratore di potenza, per fare il salto di qualità nel training, consiglio infine di cominciare a guardarsi intorno, sul mercato del nuovo o dell'usato, alla ricerca della soluzione più adatta per potersi allenare al meglio.

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