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Immagine del redattoreSimone Casonato

Horner e le Vam della Vuelta

Articolo postato in origine su Facebook in risposta ad un utente, riferimenti alla scalata della tappa di Pena Cabarga.

Per quanto riguarda le prestazioni di Chris Horner alla Vuelta 2013, va ricordato che la Vam non è un valore oggettivo, in quanto dipende troppo dalle caratteristiche della salita presa in considerazione, dalla sua lunghezza, dall'altitudine e dalla conformazione di tappa e strada. L'elevata pendenza media di certe salite aumenta molto la Vam a parità di w/kg, e se le salite risultano anche corte (come quella di ieri, Pena Cabarga, con quasi il 10% di media per 15' di sforzo), si possono superare i 1950 m/h a questi livelli (come appunto è successo ieri). Ricordo un Santi Perez qualche anno fa alla Vuelta (Epo-additivato) in grado di passare tranquillamente i 2000 m/h.


Quindi, la Vam di per sé non ha un riscontro scientifico come "dopametro", va detto, e si può utilizzare per confrontare salite simili, non prestazioni in senso assoluto. Per quanto riguarda le potenze di scalata (watt,w/kg), i files di Horner hanno sempre evidenziato capacità importanti su salite medio-brevi: allego uno screen della sua prestazione in California nel 2011. Il grafico dell'ultima ascesa di quella tappa (qui sotto, Sierra Road) indica 6,7 w/kg per quasi 17 minuti di sforzo.

Non mi stupisce comunque che CH possa aver replicato una prestazione simile (a Sierra Road) nella tappa di ieri (12 settembre, ndr), anzi, penso che 6,5 w/kg di cp20' siano teoricamente nelle sue corde. Su tappe e salite da Tour (lunghe e non troppo ripide di solito) le Vam sarebbero molto più basse (e ciò è confermato dai dati SRM raccolti durante il Tour dallo stesso Horner), e i w/kg in Francia si abbasserebbero anche per il maggior dispendio globale indotto dalla Grand Boucle e dalla tipologia di tappe disposte dall'ASO.

I 6,5 w/kg registrati *"teoricamente"* a Pena Cabarga ieri cozzano però con la vera CP15' registrata dal suo SRM nella tappa vinta qualche giorno fa dall'americano (foto sotto, Alto de Hazallanas); in tale occasione, lo statunitense vinse con 6,15 w/kg, 393 w medi su 15' scarsi, quindi un wattaggio più basso seppur su distanze più brevi.


La conformazione della tappa e l'andamento della corsa potrebbero aver marcato delle differenze tra le salite e i rendimenti MEDI dei corridori, in particolare il vento potrebbe aver influito pesantemente sulle stime elevate di Pena Cabarga, marcando le differenze rispetto all'Hazallanas qui sopra. La riprova sta nelle stime del rendimento degli atleti della Vuelta stessa; mentre nella salita di ieri 20 corridori *avrebbero* oltrepassato i 6,0 w/kg, la giornata cui si riferisce il file SRM di Horner (Hazallanas) relega"scientificamente" tutti i competitors sotto i 5,9 w/kg, da Nibali a Rodriguez. Ovviamente non si tratta di un massiccio ricorso al doping ematico nei giorni successivi alla vittoria di Horner, bensì è un rendimento che può essere fisiologicamente più alto per tutti i ragazzi (se i dati dell'SRM di Horner sono oggettivi, per le stime di ieri dobbiamo usare il condizionale!). Del resto, se si titola di un Horner disumano, che dire dei suoi avversari giunti ieri a poche manciate di secondi?

Sul fatto INVECE che Chris faccia tutto a questo a 42 anni è difficile dare giudizi definitivi: ci potrebbe teoricamente anche stare, ogni carriera ha la sua traiettoria, e se un atleta ha uno stile di vita appropriato e motivazioni adeguate il decremento prestativo può essere contenuto negli anni; purtroppo però non conosco abbastanza Horner da capire se possa essere il suo caso. La sua discontinuità mi lascia un poco perplesso, ma anche qui è bene non dare giudizi affrettati su un corridore, bisognerebbe conoscerne bene la storia e i trascorsi, pertanto mi astengo dal giudicare.

Mi limito a segnalare invece che la Vuelta ha un livello mediamente più basso quest'anno (non lasciamoci ingannare da alcuni tempi più bassi in salita, i record e i confronti vanno contestualizzati); gli spagnoli hanno fatto segnare prestazioni modeste, sempre sotto i 5,95 w/kg di cp20' fino a ieri, quando ben 23 atleti hanno superato i 6,0 w/kg in salita (attenzione però alle stime indirette, che posso gonfiare i w/kg e porrebbero spiegare le differenze tra Hazallanas e Cabarga). Anche Nibali appare un po' sottotono rispetto al Giro, che aveva dominato con 6,3 w/kg di cp20'. Quindi, come nel caso di Froome, vale il discorso: è Horner un fenomeno o sono gli avversari (molti dei quali reduci dal Tour, coi più forti scalatori del mondo a casa ad allenarsi) sottotono? Probabilmente entrambe le cose, mentre sul fatto che un 42enne vada così forte è lecito nutrire dubbi, ma scientificamente non ci sono prove e pertanto ognuno si farà un'opinione in merito.

Per quanto riguarda le affermazioni riportate da Ghisalberti sulla Gazzetta, purtroppo occorre segnalare l'errore del giornalista nell'attribuire prestazioni fisiologicamente impossibili ad atleti sopra i 6,2 w/kg. L'affermazione si riferisce alla FTP, ossia alla potenza sostenibile su salite di 45-60 minuti di percorrenza. I 6,5 w/kg ipotizzabili di cp20' equivalgono (come nel caso di Froome, vedasi l'articolo specifico pubblicato qui sul blog a luglio) a una FTP di circa 6,2 w/kg, che come ha puntualizzato Grappe può essere pienamente compatibile con la natura di un essere umano (seppur limitata ad un gruppo di atleti eccezionali). Attenzione ad usare la scienza come una clava, piegando i dati per affibiare patenti di colpevolezza agli atleti.

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