In questi ultimi giorni apprendiamo che Verve Cycling, la società australiana fondata all'inizio del 2014, si appresta a commercializzare il proprio misuratore di potenza, denominato InfoCrank, già atteso nei primi mesi dell'anno (e, come spesso succede nel settore, oggetto di un lento processo di incubazione). Questo strumento è frutto di un lungo processo di sviluppo, originariamente concepito dall' Australian Institute of Sport (AIS), alla ricerca di uno strumento "campione" da utilizzare come metro di paragone per altri powermeter in commercio. Le premesse sembrano quindi di tutto rispetto.
L'InfoCrank ottiene la misurazione dei watt attraverso degli estensimetri (made in USA), micrometricamente posizionati nella pedivella in alluminio anodizzato nero, e questo è ciò che differenzia il prodotto dalla concorrenza attualmente sul mercato. Gli estensimetri Verve sono collocati direttamente nella zona di carico, in modo simmetrico, sul retro della cella di misurazione posta nella pedivella; vengono ospitati in incavi ricavati tramite lavorazione CNC insieme a dispositivi di misurazione che trasmettono i dati al computerino. La sezione di misurazione della potenza è quindi collocata vicinissima al punto di applicazione della spinta, è praticamente parte integrante del materiale della pedivella; il materiale e la superficie di misurazione sono abbinati con un processo termico, consentendo una precisa compensazione della temperatura durante l'allenamento e a prescindere dal tempo. Anche il sensore di cadenza è integrato.
La guarnitura in alluminio è stata però progettata dagli ingegneri attorno a celle di carico presenti sia sul lato sinistro che destro; dunque questo prodotto fornirà una misurazione indipendente da entrambi gli arti, analogamente ad esempio al concorrente Rotor Power. La casa però sostiene che non ci sarà alcuna calibrazione da effettuare, grazie alla funzione di compensazione automatica della temperatura ed ai sensori di cadenza integrati in entrambe le pedivelle. All'AIS stanno completando alcune comparazioni dettagliate riguardanti la precisione e lo scostamento dei valori misurati dalle pedivelle, oltre alla calibrazione permanente di cui il misuratore di potenza è dotato (nessun procedimento di ricalibrazione nella lettura dei watt, dopo mesi o al termine di un cambio di corone).
Nota comune agli altri strumenti in commercio (Polar Keo power escluso) sarà la compatibilità con i vari device Ant+, Garmin Edge in primis, mentre Verve stessa offrirà il proprio computerino a chi non avesse già un'unità compatibile. Per l'alimentazione invece provvedono delle batterie ricaricabili SR44, che garantiscono un'autonomia di circa 500 ore.
L'accuratezza dichiarata nella rilevazione della coppia applicata alle pedivelle è di ±0.2 Nm per misurazioni al di sotto dei 20 Nm e di ±1% rispetto alla lettura effettuata per misurazioni al di sopra di 20 Nm. Quindi nella pratica a 300w le potenze sono lette con un margine pari all'1,25% circa, mentre quando la coppia applicata sulle pedivelle è più alta (400w circa, dichiara nell'esempio la casa) la precisione risulta alta, 1%.
Tutti i modelli di InfoCranks saranno venduti con una serie di corone opzionali Praxis Works Levatime forgiate a freddo (50/34 o 52/36), e un movimento centrale BB30/PF30 o BSA, a parte il computerino O-Synce. Pedivelle con lunghezza di 170, 172.5 e 175 millimetri per un peso di 694gr per il prodotto completo. Il costo totale di listino, computerino e corone incluse, dovrebbe aggirarsi sui 1500 euro, tasse escluse (attualmente se si preordina sul celebre sito Cyclepowermeters il costo è di 1600 euro).
In conclusione, lo strumento Verve Infocrank appare interessante e con delle peculiarità tecniche notevoli, rispetto a quanto finora visto in commercio. Sulla carta sono infatti interessanti sia l'accuratezza della misura che la soluzione di calibrazione "perenne" dei valori. Rimane di contro decisamente elevato il prezzo di partenza (al netto di eventuali sconti dei commercianti, se ci saranno) seppur a fronte di una dotazione tecnologica notevole, frutto delle migliori soluzioni disponibili al momento e dello sviluppo iniziale dei ricercatori australiani.
Particolare la scelta di non "appoggiarsi" a pedivelle delle case di produzione più famose, costruendo da zero una guarnitura in alluminio dal peso comunque abbastanza contenuto, seppur non al top della categoria. Molto promettente anche l'applicazione del progetto alla MTB. Rimangono da testare con attenzione due cose: la fattura e le prestazioni delle pedivelle della Verve, oltre alla precisione ed accuratezza del powermeter durante l'uso. Aspettiamo quindi comparazioni a medio termine, prove e riscontri dai primi utilizzatori (quando finalmente sarà commercializzato, sembra a breve, lo strumento) per dare un giudizio su questa interessante new entry del settore. Per una panoramica dei misuratori in commercio, cliccare qui per la sezione
Commentaires